La Diocesi di Susa nacque nel 1772 con la bolla Quod nobis, emanata da papa Clemente XIV. Il suo territorio venne composto unendo le parrocchie dipendenti dalle antiche abbazie di San Giusto di Susa, dei Santi Pietro e Andrea di Novalesa, di San Michele della Chiusa, alle quali furono aggiunte alcune parrocchie soggette al priorato di Santa Maria Maggiore di Susa site nella bassa valle. Le parrocchie dell'alta valle, un tempo dipendenti dalla prevostura di San Lorenzo d'Oulx e da Santa Maria Maggiore, vennero unite nel 1748 alla neonata diocesi di Pinerolo e solo nel 1794, alla morte del primo vescovo, monsignor d'Orlié de St. Innocent, passarono a quella di Susa.

Tra il 1803 e il 1805, con le leggi napoleoniche, le diocesi di Susa e Pinerolo furono soppresse e aggregate la prima a Torino e la seconda a Saluzzo. Esse furono ripristinate solo con la Restaurazione, nel 1817.

Il primo vescovo di Susa fu mons. Francesco Giuseppe Maria Ferraris dei conti di Genola, teologo della cattedrale di Pinerolo, il quale ottenne il seggio episcopale a soli 33 anni, nel 1778 e lo mantenne fino al 1800, anno della sua morte. Dopo di lui si sono succeduti sulla cattedra segusina altri quattordici vescovi, tra cui monsignor Rosaz, proclamato beato da papa Giovanni Paolo II nel 1991.

Il territorio della Diocesi di Susa non coincide perfettamente con quello della Valle: infatti, la città di Avigliana fa parte dell'Arcidiocesi di Torino. Essa si suddivide in 62 parrocchie, per un totale di circa 62.000 abitanti e confina con le diocesi di Torino, Pinerolo, Chambéry e Gap.

 

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Tali risorse non sono però sufficienti a mantenere il tesoro storico artistico della valle e siamo dunque grati a quanti potranno collaborare per sviluppare il servizio che cerchiamo di compiere.

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